Russia

La solitudine del meticcio

Tradotto da Eros R.F. a Russia in Global affairs. I lavori variano. Fare qualcosa di giusto è possibile solo in uno stato d’animo leggermente diverso dal normale. Un soldato dell’industria dei media, un operatore dell’informazione che lavora sul campo, di norma, è una persona in uno stato d’animo squilibrato, febbrile, se volete. Questo non può

A difesa di Comunitarismo ed Eurasiatismo
Una critica marxista alla pubblicazione di "Indipendenza"

È dalle critiche che nascono i migliori contributi teorici e politici. È indiscutibile. Tutto il marxismo, e tutti gli scritti marxisti, sono basati fondamentalmente su critiche. Siano essi rivolti a destra o a quelli “più a sinistra”. Trovo quindi, al netto della mia ragione o del mio torto, aver speso utilmente tempo nella stesura di

Il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica?

Da Domus Europa. Nella transizione ad un mondo multipolare, sul piano della teoria si aprono numerose questione, fra le quali spunta una delle principali: il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica, oppure no? Il padre della teoria del mondo multipolare, il filosofo russo Aleksandr Dugin, nella prima fase della composizione teorica non ha

Multipolarismo è liberazione internazionale

Viviamo in una fase storica nella quale lo sviluppo multipolare del mondo è ormai innegabile e inesorabile, e contribuirà a mutare significativamente il mondo nei decenni a venire. Tuttavia l’affermazione di questo processo non è esente da contraddizioni: da un lato ci sono spinte verso la multipolarizzazione, (sostenute soprattutto dai Paesi del Sud del Mondo,

Le verità e le falsità sull’attentato terroristico al Crocus di Mosca

Sono anni che non accadevano attentati terroristici simili nella Federazione russa.Il bilancio attuale delle vittime è di 143 morti e 182 feriti. Quella avvenuta a Mosca è una tragedia che rimarrà per anni, forse in eterno nella memoria del popolo russo – un popolo che a differenza dei vicini europei ha una memoria davvero lunga,

Assange e Navalny, due pesi due misure: tra disinformazione e informazione

Da L’AntiDiplomatico. Due vicende “umane” ma due realtà molto diverse, diverse per spirito e sensibilità umane, di giustizia e professionali. Da una parte un giornalista d’inchiesta e investigativo e  dall’altra un attivista politico e blogger. Almeno a colpo d’occhio e superficialmente appaiono due figure simili ma se si prova ad entrare nel profondo delle attività

Chi è Irene Cecchini. Breve intervista alla studentessa di 22 anni che ha parlato con Putin

Da La Stampa, che ha cercato di ridicolizzare una studente italiana all’estero solo perché fare una domanda al presidente russo e vivere, studiare in Russia testimoniando la falsità della narrativa occidentale smonta del tutto il castello di carta montato da anni dai media italiani (La Stampa inclusa). «Quella che vedete in Italia non è la

Germania: perché siamo all’anno zero

Da L’AntiDiplomatico. In più di una circostanza ho esposto la tesi che le responsabilità di fondo dell’attuale, pericolosissima, crisi geopolitica sia dovuta alla folle politica tedesca e dei paesi del nord Europa legati a filo doppio a Berlino come l’Olanda, la Danimarca, la Svezia, l’Austria, tanto per non fare nomi. Il movimento della Storia a

Chi era Navalny e quali aspetti del suo passato l’amnesia retrograda dei quotidiani sta occultando?

Da L’Indipendente. Nato nel 1976 in una cittadina della provincia di Mosca, fin da giovanissimo Alexei Navalny è attivo nell’opposizione russa, finché nel 2008 viene cacciato dal partito Narod (Popolo), che aveva contribuito a fondare, per affermazioni xenofobe, dopo che in un comizio aveva paragonato i caucasici a degli «scarafaggi scuri di pelle» suggerendo di adoperare «le pistole» contro di