Occidente

La Russia e il risveglio africano
Prospettive per la lotta al neocolonialismo nel XXI secolo

Da Geopolitika.ru. Il dispiegamento di una base militare russa nella RCA, il barone delle armi Jean-Yves Drian, la decolonizzazione imperiale e la futura conquista africana dell’Europa: questi e altri temi sono stati discussi da diplomatici ed esperti a Mosca. Il 27 giugno, la Camera Pubblica della Federazione Russa ha ospitato una conferenza dal titolo “La

Non si può controllare l’Heartland
L’alternativa per l'Europa orientale è la tradizione e l'amicizia con la Russia

Da Geopolitika.ru (Introduzione e intervista) Introduzione di Pavel Kiselev Nel suo nuovo libro, La grande Europa dell’Est, Alexander Bovdunov conduce un’importante ricerca e affronta questioni che sono state poco esplorate nello spazio post-sovietico, ma che sono di grande attualità. Nel pensiero politico russo, i problemi dell’Europa orientale sono appena accennati – i Paesi della regione

L’Occidente deve cadere, affinché l’Umanità possa progredire

Da Contropiano. La ripresa dell’inflazione è un sintomo estremamente significativo della congiuntura storica che stiamo vivendo, perché segnala che è in atto, a livello globale, un rallentamento nello sviluppo delle forze produttive. Questo rallentamento ha due cause distinte, che stanno agendo in misura differenziata sulle due principali componenti del blocco occidentale, USA e UE. La

Il triste successo del capitalismo

Dal blog di Massimo Fini. “Se il comunismo è vittima del suo insuccesso, il capitalismo lo è del suo successo” (Il ribelle dalla A alla Z).In un lungo articolo pubblicato sul Fatto (“Le società libere di essere infelici”, 21/05) Domenico De Masi scrive che “non c’è progresso senza felicità”. E’ curioso, strano addirittura, che un

Qual è – se c’è – l’attuale strategia Usa?

Da Contropiano. Oltre la Globalizzazione, la nuova strategia per il Dominio dell’Occidente Se si mette da parte la discussione ideologica sui “valori” – dell’Occidente neoliberista, of course – e ci si concentra sugli interessi della varie classi in campo, sulle loro strategie palesi e quelle che risultano dagli atti concreti, le cose diventano improvvisamente più nitide. Non

Metafisica e guerra

Da L’Interferenza. La guerra di questi giorni necessita di una lettura storica e filosofica. La lettura storica ricostruisce gli eventi in modo olistico, mentre la filosofia deve svolgere un lavoro archeologico. La guerra non è uno stato di eccezione,  è la normalità dell’Occidente capitalistico, da Hobbes fino a giungere al tempo presente la guerra si

Occidente in frantumi. E’ ora di guardarsi allo specchio

Da Marx21. Premessa Per rimanere ai fatti degli ultimi decenni, partiamo da alcune constatazioni inconfutabili per contestualizzare in modo semplice la crisi Ucraina nei suoi rapporti con la Russia, o meglio nel bel mezzo della contesa geostrategica russo-statunitense, che suo malgrado coinvolge anche la Cina. Primo: la NATO è dominata dagli Usa e dai loro

La “rivoluzione profonda” marxista cinese è qui, e nessuno in Occidente è pronto

Tradotto da Marx21. Da Rabobank. Pro-fondo o Rivoluzione profonda? In riassunto – Gli sviluppi in Cina continuano a confondere gli ottimisti del mercato, con nuovi discorsi di una “profonda rivoluzione” verso un nuovo obiettivo di “Prosperità comune”.– Piuttosto che reagire semplicemente a questi eventi, analizziamo la storia del pensiero marxista-leninista-maoista per cercare di considerare le mosse

Il risveglio dal sogno democratico

Da L’AntiDiplomatico. L’avventura istituzionale che chiamiamo ‘democrazia’, salvo una manciata di casi, ha vita breve. Inizia ad avere una qualche diffusione in forme limitate nell’ultima parte dell’800, giunge alla prima forma di suffragio universale agli inizi del ‘900, e diviene fenomeno di massa nel mondo occidentale solo dopo il 1945. Si tratta insomma di un’assoluta

Socialismo o imperialismo europeo?

Da Cumpanis. L’uscita dall’Unione Europea rappresenta un punto ineludibile non solo per i comunisti e i “sovranisti” (di qualsivoglia fatta) ma anche per le forze borghesi “realiste” e soprattutto per la stragrande maggioranza dei lavoratori e dei subalterni di questo paese. Una gran parte del popolo la pensa però diversamente, e pur mostrando ormai un’ampia

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