Filosofia

Lukács, Hegel, Marx e la categoria della mediazione

Da La Città futura. Come mostra Lukács, Marx, appropriandosi della categoria della mediazione e svolgendola materialisticamente, attua nella sua teoria rivoluzionaria il superamento-inveramento del pensiero di Hegel. La tendenza a enfatizzare la filosofia hegeliana come la più elevata sintesi concettuale della società borghese conduce György Lukács alla paradossale affermazione che, proprio in virtù dell’arretratezza tedesca, Hegel è riuscito

La Legge del Valore-(Lavoro) in Nietzsche

Da Coku. I Nietzsche non è un pensatore della Differenza. Che Nietzsche non parta dalla Differenza tra Forte e Debole, Aristocratico e Plebeo, Piacere e Dispiacere, eccetera, oppure, tra Causa ed Effetto, Libertà e Necessità, etc, è smentito in Al di là del bene e del male – a partire dal titolo. Il difetto del

Il rapporto fra filosofia e ideologia in Gramsci

Da La Città futura. Per Gramsci occorre superare la distinzione propria degli intellettuali tradizionali fra filosofia, monopolio di pochi addetti ai lavori, e ideologia quale strumento pratico di governo di masse considerate eternamente fanciulle. La teoria scientifica non può mai porsi, secondo Antonio Gramsci, in un rapporto di semplice opposizione con il senso comune, ovvero con la concezione del

Antigoni. Il conflitto sostituito dall’omologazione

Da L’Interferenza Verità ed interpretazione Vi sono opere eterne, il cui significato polisemico cela la verità della condizione umana che si presta ad una molteplicità di letture condizionate dalle circostanze storiche. La verità è nella storia e si svela in essa, pertanto vi sono nuclei veritativi filtrati mediante l’orizzonte storico-mondano in cui l’essere umano è

Fenomeno e linguaggio in Aristotele

Da La Città futura. Per quanto il mondo sia costituito da un numero enorme di fenomeni, processi e relazioni differenti, non per questo non deve essere considerato un tutto unitario, secondo Aristotele. Inoltre, gli uomini già spinti dalla curiosità dalla realtà che li circonda, hanno la possibilità di comprenderla progressivamente, in quanto essa tende inevitabilmente a

Il taglio del cordone ombelicale

Da L’Interferenza Come rendere Immaturi? La domanda è lecita, se si volge lo sguardo intorno a noi, senza moralismo, senza giudicare ma solo per capire, non si può che constatare un temibile atteggiamento antipaideutico che affonda la sua verità nell’abbattimento dell’archetipo maschile che nella contingenza quotidiana si trasforma in perenne “vilipendio” della figura del padre

L’enciclopedia artistotelica del sapere

Da La Città futura. Aristotele ha per primo realizzato una vera e propria enciclopedia del sapere che soltanto Georg Wilhelm Friedrich Hegel sarà in grado di eguagliare. Tale enciclopedia è stata oggetto dei suoi corsi e dei corrispondenti trattati. “Descrivere l’enciclopedia del sapere aristotelica significa”, osserva a ragione Mario Vegetti, “dar conto del piano del

Gli ultimi dialoghi di Platone

Da La Città futura. Platone compie il suo parricidio nei confronti di Parmenide mostrando che se ogni idea è eguale a sé, ciò significa che non è le altre idee. La dialettica senza il bene: il progetto di una scienza universale Il progetto di fare della dialettica una vera scienza, e naturalmente una scienza universale e suprema,

Il Partito Comunista Cinese e gli insegnamenti confuciani

Da L’AntiDiplomatico. Nel 2005, il direttore del National Bureau of Economic Research Richard B. Freeman rimarcava con visibile preoccupazione l’aumento continuo del numero delle lauree in discipline quali ingegneria e scienze naturali registrato in Cina a fronte del sempre più scarso interesse nei confronti delle materie scientifiche manifestato dagli studenti Usa, oltre che la spiccatissima

Il rapporto fra Aristotele e Platone secondo Vegetti

Da La Città futura. La decostruzione della filosofia di Platone da parte di Aristotele parte dalla volontà di superare la separazione, la scissione del mondo, un residuo di quel dualismo parmenideo che, in ultima istanza, era un indizio di una concezione del mondo ancora aristocratica. Secondo Mario Vegetti Aristotele ha sempre cercato di innovare il