Europa

La solitudine del meticcio

Tradotto da Eros R.F. a Russia in Global affairs. I lavori variano. Fare qualcosa di giusto è possibile solo in uno stato d’animo leggermente diverso dal normale. Un soldato dell’industria dei media, un operatore dell’informazione che lavora sul campo, di norma, è una persona in uno stato d’animo squilibrato, febbrile, se volete. Questo non può

A difesa di Comunitarismo ed Eurasiatismo
Una critica marxista alla pubblicazione di "Indipendenza"

È dalle critiche che nascono i migliori contributi teorici e politici. È indiscutibile. Tutto il marxismo, e tutti gli scritti marxisti, sono basati fondamentalmente su critiche. Siano essi rivolti a destra o a quelli “più a sinistra”. Trovo quindi, al netto della mia ragione o del mio torto, aver speso utilmente tempo nella stesura di

Colonialismo linguistico e anglicizzazione dell’italiano

Da La Fionda. Il colonialismo anglosassone nel nostro sistema d’istruzione, dalle materne all’università, non si ferma. Il colonialismo linguistico inglese ci costa oltre 65 miliardi l’anno, quanto tre finanziarie messe insieme ma anche i “sovranisti” sono “sorvolisti”. È ora, già tarda, di decolonizzare: lo esigono i Diritti umani, la Democrazia, la Libertà, i nostri soldi, la Repubblica

Stati Uniti d’Europa? Impossibili o reazionari

Da L’AntiDiplomatico. Recentemente Marco Travaglio ha pubblicato un editoriale sul Fatto quotidiano, giornale di cui è direttore, intitolato “Il regalo di Trump”. Nell’articolo Travaglio tocca il tema della costituzione di un unico esercito europeo, da porre al servizio di una politica estera europea indipendente dagli Usa. In pratica non sarebbe altro che la riduzione ulteriore

Leontiev, pensatore al crocevia

Da Geopolitika.ru. Konstantin Nikolaevič Leontiev (1831-1891) è stato uno dei pensatori più influenti della Russia della seconda metà del XIX secolo. Le opinioni di Leontiev hanno influenzato filosofi e pensatori come V.S. Solovyov, N.A. Berdjaev e P.A. Florensky. Oggi lo studio delle opere e dei punti di vista di Leontiev interessa soprattutto la storia della

Il viaggio europeo della Russia è finito. Intervista a Sergey Karaganov

Da Geopolitika.ru. In termini di centro di potere globale, il Vecchio Mondo è finito. Mosca lo capisce, ma i nostri ex partner continuano a negarlo. Non molto tempo fa, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha detto: “L’Unione Europea deve essere pronta alla guerra entro la fine del decennio”. Berlino ha iniziato a parlare

Gaza e non solo: “L’Italia della Meloni ultima pedina del carro”. Parla Elena Basile

Da L’AntiDiplomatico. Le responsabilità dell’occidente nella mattanza in corso a Gaza, il ruolo della diplomazia internazionale e la posizione dell’Italia nelle attuali crisi. Questi i temi principali della nostra intervista per “Egemonia” a Elena Basile, ex ambasciatrice in Svezia, scrittrice e divulgatrice che, prima con lo pseudonimo Ipazia sul Fatto Quotidiano e poi in prima persona in

Mediterraneo multipolare, ovvero la sfida di un futuro migliore

Da Domus Europa. Nell’ampia e dettagliata riflessione internazionale sulla geopolitica, c’è la tendenza a riflettere sui massimi sistemi intercontinentali, concentrandosi perlopiù sulle due macropotenze che il Novecento ha consacrato, vale a dire Stati Uniti d’America e Federazione Russa, assumendole come riferimenti in maniera pressoché univoca; qualora si presentino nuove grandi potenze, come avviene dall’inizio di

L’atomica italiana

Da Inimicizie. E’ il 1968: USA, URSS, Regno Unito e molti altri paesi firmano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Un negoziato durato anni, iniziato nel ’63 dopo la firma del Trattato per la Messa al Bando Parziale dei Test Nucleari. Una delle tappe più significative di quel processo di “razionalizzazione imperiale” in cui si imbarcarono le due superpotenze

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