Sociologia

Il taglio del cordone ombelicale

Da L’Interferenza Come rendere Immaturi? La domanda è lecita, se si volge lo sguardo intorno a noi, senza moralismo, senza giudicare ma solo per capire, non si può che constatare un temibile atteggiamento antipaideutico che affonda la sua verità nell’abbattimento dell’archetipo maschile che nella contingenza quotidiana si trasforma in perenne “vilipendio” della figura del padre

Dolcezza e cura

Da L’Interferenza. Globalizzazione della durezza L’Occidente globalizzato nel suo tramonto nichilistico si caratterizza per un generale analfabetismo emotivo e sentimentale. L’analfabetismo dei sentimenti a cui si assiste, e di cui quotidianamente ci si scandalizza può essere compreso solo all’interno della cornice crematistica che impera e regna. Il trionfo della razionalità calcolante e produttiva non ammette

Contemporaneità e velocità

Da L’Interferenza. Velocità e comunicazione La contemporaneità è velocità, le azioni si svolgono in tempi accelerati e con pochi passaggi. La velocità è parte della comunicazione astratta, è trasmissione di informazioni piuttosto che di comunicazione, i due termini spesso si confondono e vengono utilizzati in modo simile, al punto che l’uno può sostituire l’altro nel

Günther Anders e il male di vivere

Da L’Interferenza. Se dovessimo cercare il fondamento della nostra epoca non potremmo che constatare che il male è il suo fondamento. La libertà si è tramutata in male, sta divorando se stessa. L’anarchia individualista e la menzogna dominano, sono la struttura che tutto muove. Si assiste al consolidarsi di personalità che trasformano il loro desiderio

Il male come stupidità. L’anticlassicismo del capitale

Da L’Interferenza. L’anticlassicismo del capitale L’epoca del capitalismo assoluto è anticlassica, in essa non vi è che il prevalere della sola res extensa, dell’illimitato nella forma della merce, ogni ente e persona sono solo materia estesa, ed in quanto materia sono da utilizzare infinitamente. “Tutto è mezzo per la soddisfazione dei fini soggettivi”, non vi

In Occidente ci sentiamo sempre più soli
La teoria svedese dell'amore

Da Yanez. Primi piani di giovani uomini in una stanza bianca. Li sentiamo descrivere la loro visione della vita. Kenn dice: “Tutti facciamo parte della grande coscienza universale e dovremmo impegnarci per realizzare il completo potenziale umano”. Birge è più pragmatico. “Io? Io non sono una persona complicata. Sono focalizzato sul mio lavoro e voglio