Tradotto dalla Redazione Katéchon il 23 dicembre 2024, dal sito Qstheory. Scritto a cura del Gruppo di studio teorico del Consiglio esecutivo dell’Istituto di storia e letteratura del Partito del Comitato centrale del PCC. Apparso originariamente su Qiushi Journal, edizione cinese, n. 13, 2023.
Nel suo discorso durante un incontro sul tema dell’eredità e dello sviluppo culturale, il Segretario Generale Xi Jinping ha affermato: «Forte di una solida base costruita nel corso di oltre 5.000 anni di civiltà, l’unica strada per innovare e portare avanti il socialismo con caratteristiche cinesi consiste nell’integrare i principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica della Cina e con la sua cultura tradizionale. Questa conclusione sistematica, frutto dell’esplorazione del socialismo cinese, è la garanzia più solida del nostro successo». Nel suo intervento, il Segretario Generale Xi ha illustrato con grande chiarezza l’importanza di integrare i principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica della Cina e con la sua cultura tradizionale (le cosiddette “due integrazioni”), nonché il loro significato e le relative esigenze pratiche.
Indice
L’esperienza e la pratica del PCC in merito alle “due integrazioni”
La storia del Partito Comunista Cinese (PCC) è stata un processo di continua adattabilità del marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi, nonché un cammino di costante innovazione teorica. Il PCC ha guidato il popolo attraverso ricerche ardue, difficoltà e sforzi pionieristici, realizzando imprese di enorme portata, inimmaginabili per qualsiasi altra forza politica in Cina. In sostanza, ciò è stato possibile poiché il PCC ha persistito nell’integrare i principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica cinese e con il meglio della sua cultura tradizionale, promuovendo costantemente l’adattamento del marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi.
Nei periodi della nuova rivoluzione democratica (1921-1949) e della rivoluzione e costruzione socialista (1949-1978), il PCC ha integrato i principi fondamentali del marxismo-leninismo con le concrete realtà della rivoluzione cinese. Ciò gli ha permesso di individuare il giusto percorso rivoluzionario, ossia quello di «circondare le città partendo dalle campagne» e di prendere il potere statale con la forza militare, vincere la nuova rivoluzione democratica, completare la rivoluzione socialista e avviare una fase di sviluppo socialista altamente produttiva. In questo processo, il PCC ha istituito, arricchito e sviluppato ulteriormente il Pensiero di Mao Tse-Tung, che ha segnato il primo passo storico nell’adattamento del marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi. Integrando i principi fondamentali del marxismo con la realtà cinese, il PCC ha sviluppato numerosi risultati teorici originali, proposto una serie di idee importanti sul tema della rivoluzione e dello sviluppo in Cina e guidato il popolo nel conquistare grandi vittorie sia nella nuova rivoluzione democratica sia nella rivoluzione e costruzione socialista.
Nell’esplorazione di un percorso per la rivoluzione e lo sviluppo della Cina, Mao Tse-Tung ha dato grande importanza all’interpretazione e all’applicazione del marxismo da una prospettiva nazionale, dimostrando particolare abilità nell’assimilare il patrimonio culturale cinese. Egli affermò: «Dovremmo riassumere la nostra storia, da Confucio a Sun Yat-sen, e farci eredi di questo prezioso retaggio». Mao sosteneva l’idea di «far servire l’antico al presente» e sottolineava la necessità di «fare ampio uso critico dell’eredità culturale cinese», «rifiutare la feccia feudale e assimilare l’essenza democratica» e «far nostri gli elementi che abbiamo ereditato». Diede pieno valore al significato contemporaneo della cultura tradizionale cinese, attribuendo nuovi significati a espressioni classiche come «cercare la verità dai fatti» e «colpire il bersaglio», per illustrare l’approccio marxista al pensiero e all’azione, che parte sempre dalla realtà. In questo modo, Mao dimostrò una padronanza pratica del meglio della cultura tradizionale cinese.
Mantenendo i principi basilari del marxismo in ambito di Stato e teoria politica, il PCC ha preso le mosse dalle realtà specifiche della Cina. Si è ispirato al concetto cinese secondo cui «il popolo è la base dello Stato», all’idea di una governance estesa a tutta la popolazione, alla tradizione di un governo congiunto e consultivo e alla saggezza politica dell’inclusività, cercando punti in comune al di là delle differenze. Su questa base, ha istituito il sistema delle assemblee popolari e il sistema di cooperazione multipartitica e consultazione politica sotto la guida del PCC. Tenendo conto della tendenza storica che spinge la Civiltà cinese verso una coesione interna e un’unità nella diversità, il PCC ha ereditato la tradizione culturale cinese che mira a una grande unità in cui tutte le regioni condividano costumi e pratiche comuni e tutti formino un’unica famiglia. Su queste basi, il PCC ha istituito il sistema di autonomia etnica regionale e sviluppato in modo creativo le teorie marxiste sulle questioni etniche.
Nel nuovo periodo di riforma, apertura e modernizzazione socialista, il PCC ha sostenuto e sviluppato il marxismo alla luce delle nuove pratiche e delle caratteristiche dei tempi per costruire, mantenere, difendere e sviluppare il socialismo con caratteristiche cinesi, arrivando a formulare la teoria del socialismo cinese. Ciò ha rappresentato un nuovo balzo in avanti nell’adattamento del marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi. Per accelerare la modernizzazione socialista, il PCC ha continuato a dare importanza all’innovazione teorica, mantenendo l’integrazione dei principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica cinese e ricercando il giusto percorso per costruire il socialismo in Cina. In tal modo, ha guidato il popolo nel conseguire risultati straordinari in termini di riforme, apertura e modernizzazione.
Nel portare avanti queste iniziative, il PCC ha attribuito grande valore al ruolo positivo della cultura tradizionale. Deng Xiaoping sottolineò che «la Cina socialista che stiamo costruendo deve presentare un alto livello di civiltà dal punto di vista culturale e ideologico, oltre che un elevato livello materiale; solo così potremo affermare di stare costruendo un socialismo con caratteristiche cinesi». Sottolineò, inoltre, la necessità di ereditare e sviluppare le valide tradizioni culturali della nostra Civiltà e quelle del nostro Partito, di opporsi alle persistenti influenze feudali e di vigilare contro l’erosione di idee capitaliste decadenti. Deng conferì un significato contemporaneo all’ideale di “prosperità moderata”, perseguito costantemente dal popolo cinese per millenni, formulando una strategia di sviluppo in tre fasi per la modernizzazione socialista. Indicò, inoltre, un criterio fondamentale per valutare tutto il nostro lavoro, ovvero se esso favorisca o meno lo sviluppo delle forze produttive della società socialista, l’incremento della forza complessiva dello Stato socialista e il miglioramento del tenore di vita del popolo. Questo criterio delle “tre utilità” incarnava lo spirito cinese tradizionale dell’essere pragmatici e dell’«usare la conoscenza antica per affrontare il presente». Di fronte alle sfide poste dall’approfondimento della riforma, dall’ampliamento dell’apertura e dallo sviluppo di un’economia di mercato socialista, il PCC ha attinto alle profonde radici culturali cinesi e alle sue ricche risorse per rafforzare gli ideali e le convinzioni, promuovere i valori fondamentali del socialismo e sviluppare una cultura socialista avanzata. Dichiarando lo sviluppo di una forte cultura socialista come un compito strategico, si è permesso alla nostra cultura di prosperare, fornendo una forte garanzia per il regolare avanzamento delle riforme, dell’apertura e della modernizzazione socialista.
A seguito del XVIII Congresso Nazionale del PCC, tenutosi nel 2012, il socialismo con caratteristiche cinesi è entrato in una nuova era. I comunisti cinesi, con Xi Jinping come principale rappresentante, hanno continuato a integrare i principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica della Cina e la sua cultura tradizionale, realizzando conquiste e cambiamenti di portata storica per il Partito e per il Paese. Su queste basi, hanno istituito il Pensiero di Xi Jinping sul Socialismo con Caratteristiche Cinesi per la Nuova Era, segnando un ulteriore passo in avanti nell’adattamento del marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi. A partire da una nuova fase storica e da nuove condizioni di sviluppo della Cina, il PCC prosegue nel compiere innovazioni sia a livello teorico che pratico, guidando il popolo verso i grandi successi del socialismo cinese nella nuova era.
Nel sostenere e sviluppare il socialismo con caratteristiche cinesi nella nuova era, il Segretario Generale Xi attribuisce grande importanza alla promozione e allo sviluppo del meglio della cultura tradizionale cinese, approfondendo costantemente la comprensione delle “due integrazioni”, in particolare quella tra i principi fondamentali del marxismo e la cultura tradizionale cinese. Egli ha sottolineato che «i principi fondamentali del marxismo vanno strettamente integrati con la realtà specifica cinese. Occorre adottare le giuste modalità per rapportarsi alla nostra cultura tradizionale nazionale e alle culture degli altri Paesi, così da arricchirci di tutte le grandi conquiste intellettuali e culturali dell’umanità». Ha anche evidenziato che «dobbiamo prestare particolare attenzione all’esplorazione della ricca Civiltà cinese sviluppatasi in 5.000 anni di storia e fare in modo che i nostri sforzi per trasmettere la cultura tradizionale di valore si basino sulle posizioni, sui punti di vista e sui metodi del marxismo, affinché possiamo rimanere saldi sul cammino del socialismo con caratteristiche cinesi».
Nel suo discorso pronunciato in occasione della cerimonia per il centenario del PCC, nel 2021, il Segretario Generale Xi ha introdotto il concetto delle “due integrazioni”, ponendo la “seconda integrazione” sullo stesso piano della prima. Il Pensiero di Xi Jinping sul Socialismo con Caratteristiche Cinesi per la Nuova Era è fondato sul mantenimento delle “due integrazioni” e ne rappresenta un esempio lampante. Per esempio, esso sostiene la visione marxista incentrata sul popolo e, nel contempo, attinge ampiamente ai principi antichi di governo che vedono nel popolo le fondamenta dello Stato e mettono al centro la sua sicurezza, prosperità e felicità, arrivando a proporre una filosofia di sviluppo incentrata sul popolo. Inoltre, aderisce ai principi marxisti riguardo al rapporto tra uomo e natura, integrando la saggezza cinese sull’ambiente, come l’idea di un’armonia tra essere umano e natura e la coesistenza di tutte le cose. Su questa base, sostiene il concetto di armonia tra uomo e natura, dando forma al Pensiero di Xi Jinping sulla civiltà ecologica. Infine, si ispira alle idee marxiste sulla storia mondiale, incorporando la visione dal grande respiro tipica della cultura tradizionale cinese, improntata alla prosperità condivisa e all’armonia tra le nazioni. Da qui derivano iniziative quali la comunità umana dal futuro condiviso e la Belt and Road Initiative. Queste nuove idee, nuovi pensieri e nuove strategie, originali e orientate al presente, hanno portato a nuovi livelli la promozione della cultura tradizionale cinese.
Dalla sua fondazione, nel 1921, il PCC ha costantemente guidato e promosso la cultura avanzata della Cina, mantenendo viva e forte la cultura tradizionale. Nell’integrare i principi fondamentali del marxismo con la realtà specifica della Cina, si è sempre mirato a far emergere e sviluppare il meglio della cultura tradizionale cinese. Le nuove innovazioni teoriche del PCC incorporano sia i principi fondamentali del marxismo sia i più alti contributi del pensiero cinese e l’esperienza pratica dei comunisti cinesi. Le “due integrazioni” proposte dal Segretario Generale Xi rappresentano una sintesi sistematica dell’esperienza preziosa del PCC nel mantenere viva la cultura cinese tradizionale per un lungo periodo, un ulteriore approfondimento ed estensione della prima integrazione e un’importante innovazione teorica.
Il significato profondo e le esigenze pratiche delle “due integrazioni”
«Cosa rende unico il nostro socialismo? Cosa gli dà tanta vitalità?» Come ha affermato il Segretario Generale Xi, «la risposta risiede nelle sue caratteristiche cinesi peculiari, e l’essenza di queste caratteristiche è racchiusa nel concetto delle ‘due integrazioni’». Nel discorso durante l’incontro sull’eredità e lo sviluppo culturale, il Segretario Generale Xi ha illustrato in modo sistematico la ricchezza di significato e i principi fondamentali delle “due integrazioni” da cinque prospettive, spiegandone il profondo valore e le necessità pratiche.
La premessa è la compatibilità reciproca
Il Segretario Generale Xi ha affermato: «Pur avendo origini diverse, il marxismo e la raffinata cultura tradizionale cinese mostrano un’elevata compatibilità». Con una storia che risale a tempi antichi, la cultura tradizionale cinese è vasta e profonda; essa rappresenta la cristallizzazione della saggezza della Civiltà cinese. Comprende numerosi principi e idee importanti, come la ricerca del bene comune, il considerare il popolo come fondamento dello Stato, il governare con virtù, il rinnovamento costante, la selezione dei funzionari in base alle loro capacità, l’armonia tra uomo e natura, l’inarrestabile impegno nel migliorarsi, l’abbracciare il mondo con virtù, l’agire con onestà e l’essere amichevoli nei confronti del prossimo, nonché il principio della buon vicinato. Queste massime, formatesi nel corso dei secoli attraverso il lavoro e la vita delle persone, riflettono la visione cinese dell’universo, del mondo, della società e della morale. Esse sono ampiamente in sintonia con i valori e le tesi del socialismo scientifico.
Dopo l’introduzione del marxismo in Cina, tali posizioni furono accolte con fervore dal popolo cinese nel contesto di una forte competizione tra diverse correnti ideologiche, finendo per radicarsi profondamente nel suolo cinese e dare frutti. Ciò non è avvenuto per caso, bensì perché tali posizioni risuonavano con la cultura millenaria della Cina e con i valori comuni che il popolo cinese applica intuitivamente nella vita quotidiana. Solo grazie alla reciproca compatibilità si può realizzare una vera integrazione. Questa non si concretizza in una riproduzione meccanica della nostra storia e cultura, né in un’applicazione automatica delle idee dei classici del marxismo, né in una copia di modelli di socialismo di altri Paesi o in un’imitazione della modernizzazione altrui. Al contrario, è un processo di combinazione dei principi fondamentali del socialismo scientifico con la realtà specifica della Cina, con le sue tradizioni storiche e culturali e con le istanze del nostro tempo. Richiede l’unione armoniosa della fede comunista e delle convinzioni socialiste con gli ideali e i valori millenari della Civiltà cinese. Si tratta di consentire all’albero della verità marxista di radicarsi nel suolo cinese, così ricco di tradizioni storiche e culturali, per crescere e prosperare realmente.
L’integrazione è un processo di reciproco arricchimento
L’integrazione non è una semplice giustapposizione di elementi diversi, né una fusione meramente fisica, ma presuppone una compenetrazione totale. Pur essendo reciproca, l’integrazione non deve annullare l’identità di nessuna delle parti, bensì portare a un arricchimento reciproco, generando versioni di sé più grandi e migliori. Come ha sottolineato il Segretario Generale Xi, l’integrazione «ha dato vita a una nuova entità culturale, organicamente unificata, consentendo al marxismo di mettere radici in Cina, modernizzando la cultura tradizionale cinese e favorendo la nascita di una nuova cultura che funge da forma culturale per la modernizzazione cinese». Se il marxismo ha profondamente trasformato la Cina, il Paese a sua volta ha arricchito notevolmente il marxismo. Attraverso il processo storico delle “due integrazioni”, il PCC ha saputo infondere nuova vitalità alla grande Civiltà che il popolo cinese ha costruito in migliaia di anni, tramite la forza della verità marxista, facendola risplendere di rinnovato vigore. Allo stesso tempo, la cultura tradizionale cinese ha fornito al marxismo nutrimento in abbondanza, donandogli un inconfondibile carattere, stile e spirito, ethos cinesi. Grazie a questa integrazione, si è generato un legame più forte tra il marxismo e la gloriosa storia della Civiltà cinese, consentendo al marxismo di radicarsi profondamente in Cina e di essere veramente condiviso da centinaia di milioni di cinesi. L’integrazione ha anche permesso alla cultura tradizionale cinese di passare dall’antichità alla modernità e di sprigionare un’eccezionale forza di ispirazione, un fascino innato e una rilevanza attuale. Nella Cina contemporanea, sviluppare una cultura socialista valida e incentrata sul popolo che guardi alla modernità, al mondo e al futuro significa promuovere una cultura socialista con caratteristiche cinesi nella nuova era, allo scopo di unire le forze, rafforzare l’unità, nutrire le radici e forgiare l’anima della nostra Civiltà, contribuendo all’avanzamento della modernizzazione cinese.
L’integrazione ha rafforzato le basi del nostro percorso
Il percorso del socialismo con caratteristiche cinesi è stato tracciato sotto la guida del marxismo e affonda le sue radici nello sviluppo e nell’eredità della Civiltà cinese millenaria. Il Segretario Generale Xi ha sottolineato: «Il percorso intrapreso dalla Cina è indissolubilmente legato alla sua cultura. Ed è proprio qui che si trova il codice genetico del socialismo con caratteristiche cinesi: nella raffinata cultura tradizionale cinese». Solo calandosi nei 5.000 anni di civiltà cinese è possibile comprendere la necessità storica, il valore culturale e la forza caratteristica del percorso cinese. Xi Jinping ha aggiunto: «Senza la Civiltà cinese formatasi in 5.000 anni di storia, come potrebbero esistere le caratteristiche cinesi? E senza queste caratteristiche, come potremmo aver successo oggi con il socialismo con caratteristiche cinesi?» Di conseguenza, nel seguire questo percorso, è fondamentale continuare a sviluppare il marxismo in sintonia con le caratteristiche cinesi e i tempi, rispettando sempre le “due integrazioni”. Come ha affermato Xi: l’integrazione «ha conferito al percorso del socialismo con caratteristiche cinesi una maggiore profondità storica e ne ha ampliato le basi culturali. Così come la modernizzazione cinese dona vitalità moderna alla nostra Civiltà millenaria, la Civiltà cinese conferisce alla modernizzazione un ricco patrimonio». L’integrazione permette di attingere alle ricche risorse intellettuali e culturali della nostra antica Civiltà per promuovere la modernizzazione cinese e, al contempo, di infondere nuova vita all’antica Civiltà cinese, inserendola nel processo di modernizzazione. La modernizzazione cinese non mira a cancellare la Civiltà di un tempo, bensì a svilupparla ulteriormente, e non trae origine dalla copia di modelli esteri, bensì dal rinnovamento della Civiltà cinese. La modernizzazione cinese è un’ampia strada che porta a un Paese forte e a un grande ringiovanimento nazionale. Essa consente alla Civiltà cinese di risplendere di nuova luce e, al contempo, dà forma a un nuovo modello di progresso per l’umanità.
L’integrazione apre nuovi spazi all’innovazione
La Civiltà cinese si contraddistingue per la sua straordinaria originalità. È proprio questa originalità a determinare che la Civiltà cinese rispetta le tradizioni senza esserne vincolata, apprezza l’antico senza tornare a esso, e mostra un carattere coraggioso nell’affrontare le nuove sfide e accogliere le novità. L’integrazione è di per sé una forma di innovazione e, al tempo stesso, apre a un vasto orizzonte per ulteriori sviluppi, sia teorici sia pratici. Stimola il pensiero e riflette grandi verità, concetti teorici e saggezza filosofica. Come ha sottolineato il Segretario Generale Xi, «l’integrazione ci consente di mantenere l’iniziativa teorica e culturale e di applicarla efficacemente al percorso, alla teoria e al sistema del socialismo con caratteristiche cinesi». Il socialismo con caratteristiche cinesi è un insieme organico in cui percorso, teoria, sistema e cultura si intrecciano strettamente e si sostengono a vicenda nella pratica. Questa è la sua caratteristica distintiva. La forza della nostra cultura impregna profondamente il percorso, la teoria e il sistema del socialismo con caratteristiche cinesi. La storia e la realtà ci hanno ripetutamente dimostrato che, grazie all’integrazione, il PCC può coordinare in modo coerente l’esplorazione del percorso corretto, lo sviluppo di teorie valide, la creazione di sistemi efficaci e la promozione di una cultura avanzata. Il percorso, la teoria, il sistema e la cultura del socialismo con caratteristiche cinesi non solo incorporano i principi fondamentali del socialismo scientifico, ma evidenziano anche i tratti peculiari della nostra Civiltà, del nostro popolo e della nostra epoca. Xi Jinping ha affermato: «La “seconda integrazione” è ancora una forma di emancipazione della mente. Ci permette di attingere appieno alle preziose risorse della raffinata cultura tradizionale cinese per esplorare nuove prospettive di innovazione teorica e istituzionale entro un orizzonte culturale più ampio». L’integrazione non è solo un superamento del passato in favore del nuovo, bensì un viaggio verso il futuro. La “seconda integrazione” ha liberato la forza innovativa della raffinata cultura tradizionale cinese, fornendo al PCC garanzie teoriche, slancio ispiratore e sostegno morale nel tracciare il giusto percorso, sviluppare teorie efficaci e creare sistemi funzionali. Ciò si è tradotto in numerose teorie innovative, riforme istituzionali e nuovi successi in ogni settore.
L’integrazione ha rafforzato la nostra identità culturale
La Civiltà cinese ha superato innumerevoli difficoltà e ostacoli attraverso migliaia di anni di storia e rimane tuttora vitale. Una delle ragioni principali risiede nella nostra profonda fiducia e consapevolezza culturale. Tali fiducia e consapevolezza sono intimamente connesse al nostro retaggio culturale, e non hanno mai smesso di crescere. La loro radice è la nostra identità culturale, che ci offre un saldo senso di appartenenza a livello culturale e alimenta la nostra creatività in tale ambito, fornendo la base imprescindibile della nostra fiducia e consapevolezza culturale. Senza identità culturale, perderemmo la nostra casa spirituale e il sangue vitale della nostra cultura. L’affermarsi del Pensiero di Xi Jinping sul Socialismo con Caratteristiche Cinesi per la Nuova Era è un potente esempio di questa identità culturale. Nato dallo straordinario sfondo dei 5.000 anni di civiltà cinese, incorpora gli elementi migliori della cultura tradizionale cinese nel progetto di rinascita nazionale, consentendo alla Civiltà cinese di valorizzare la propria cultura e i propri bisogni mantenendo un atteggiamento aperto e inclusivo. Ciò ha permesso alla raffinata cultura tradizionale cinese di rinnovarsi e mostrare un fascino intramontabile nella nuova era. Le missioni culturali fondamentali e più importanti nello sviluppo di una Civiltà cinese moderna sono proprio quelle di aderire alla guida del Pensiero di Xi Jinping sul Socialismo con Caratteristiche Cinesi per la Nuova Era, mantenere una salda fiducia culturale e assumerci più pienamente le nuove responsabilità culturali nell’era attuale. Di fronte a mutamenti globali di portata secolare, con idee e culture che si incontrano, si fondono e a volte si scontrano, dobbiamo salvaguardare sempre l’identità della cultura cinese, opporci al nichilismo culturale, resistere con fermezza a qualsiasi tentativo di estirpare dalla cultura cinese le sue peculiarità, la sua ideologia, i suoi valori, il suo pensiero dominante o il suo significato storico, e continuare a consolidare la nostra dimora spirituale comune.
Le “due integrazioni” gettano luce sulla via maestra e la chiave di volta per adattare il marxismo al contesto cinese e alle esigenze dei tempi. Soprattutto, attraverso la “seconda integrazione” abbiamo creato un nuovo paradigma di innovazione teorica del PCC. La “seconda integrazione” rappresenta una profonda sintesi dell’esperienza del PCC nell’adattare il marxismo alla realtà cinese e riflette la comprensione piena delle leggi dello sviluppo della Civiltà cinese. Evidenzia la nuova vetta raggiunta dal PCC nella comprensione del percorso, della teoria e del sistema del socialismo con caratteristiche cinesi, nonché nella consapevolezza e nella fiducia storica e culturale, e testimonia il nostro impegno nel promuovere l’innovazione culturale mantenendo viva la cultura tradizionale cinese.