L’oppressione sovietica in Cecoslovacchia

A cura di Jean-Claude Martini.

Prendiamo alcuni dati relativi al commercio estero dell’Unione Sovietica e della Cecoslovacchia negli anni 1956-1968, cioè relativi a dodici anni. Nel corso di questo periodo l’Unione Sovietica ha fornito alla Cecoslovacchia 17 milioni di tonnellate di grano, quasi 700 mila tonnellate di cotone, circa 70 mila tonnellate di lana, 51 milioni di tonnellate di petrolio, 80 milioni di tonnellate di minerali grezzi, circa 2 milioni di tonnellate di ghisa, circa 2 milioni e mezzo di laminati, 285 mila tonnellate di rame, più di 200 mila tonnellate di piombo, quasi tre milioni e mezzo di tonnellate di apatite concentrata, 170 mila tonnellate di zinco, più di 200 mila tonnellate di amianto, quasi 5 milioni di metri cubi di legname e macchine e impianti per quasi 1200 milioni di rubli. Se alla Cecoslovacchia fosse toccato comprare tutte queste merci in valuta libera, sarebbe stata costretta a spendere circa 3 miliardi e mezzo di dollari.
La Cecoslovacchia è anche una grossa fornitrice dell’Unione Sovietica per ciò che riguarda macchine, merci di largo consumo, calzature, tessuti, confezioni, prodotti di merceria e altri.
(La difesa del socialismo è il più alto dovere internazionale, «Pravda», 22 agosto 1968)