Wilhelm Liebknecht

Wilhelm Liebknecht (Gießen, 29 marzo 1826 – Berlino, 7 agosto 1900) fu un leader del movimento operaio tedesco. Partecipa alla rivoluzione del 1848. Membro della Lega dei Socialisti. Co-fondatore del Partito operaio socialdemocratico. Membro del Reichstag tedesco (1874-1900). “Redattore responsabile” del Demokratisches Wochenblatt, del Volksstaat e del Vorwarts. Padre di Karl Liebknecht.

Pagina a cura di Eros Rossi Fomìn

Bibliografia

I libri

Le raccolte

Scritti e discorsi. Una antologia

Vita

Le origini

Wilhelm Liebknecht nacque il 29 marzo 1826 a Giessen, nell’Assia tedesca, in una famiglia borghese con radici accademiche. Orfano di entrambi i genitori a soli sei anni, crebbe con parenti che ne curarono l’istruzione. Studiò teologia, filosofia e filologia alle università di Giessen, Berlino e Marburgo, ma fu presto attratto dalle idee radicali di Saint-Simon e Fourier, che lo spinsero a criticare l’ordine sociale e politico dell’epoca.

Nel 1847, durante un viaggio verso gli Stati Uniti, incontrò un professore svizzero che lo convinse a restare in Europa, prevedendo l’imminente esplosione rivoluzionaria. Questo incontro segnò l’inizio del suo impegno politico

L’attivismo politico, l’esilio e il ritorno in Germania

Quando scoppiò la Rivoluzione di Parigi nel febbraio 1848, Liebknecht accorse nella capitale francese, unendosi a gruppi rivoluzionari. Partecipò poi ai moti nel Baden tedesco, dove collaborò con Gustav von Struve per proclamare una repubblica. Arrestato dopo il fallimento dell’insurrezione, trascorse nove mesi in carcere, durante i quali approfondì le sue convinzioni repubblicane.
Fuggito in Svizzera, organizzò società operaie, ma fu espulso nel 1850 per attività sovversive. Rifugiatosi a Londra, entrò in contatto con Karl Marx e Friedrich Engels, diventandone discepolo e collaboratore. Questi anni di esilio furono cruciali: Liebknecht assorbì il marxismo, pur mantenendo un’indole più pragmatica e meno dogmatica rispetto ai suoi mentori.

Nel 1862, grazie a un’amnistia, tornò in Germania e si unì all’Associazione Generale dei Lavoratori Tedeschi (ADAV) di Ferdinand Lassalle. Tuttavia, ruppe presto con Lassalle, criticandone i legami ambigui con Otto von Bismarck. Espulso dalla Prussia nel 1865, si trasferì a Lipsia, dove incontrò August Bebel, con cui fondò nel 1869 il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori (SDAP), di orientamento marxista.
Durante la Guerra franco-prussiana (1870-71), si oppose al militarismo tedesco, denunciando l’annessione dell’Alsazia-Lorena come atto imperialista. Nel 1872, insieme a Bebel, fu condannato a due anni di carcere per aver sostenuto la Commune di Parigi, un episodio che lo trasformò in un simbolo della resistenza operaia.

L’unificazione socialista e il compromesso di Gotha

Nel 1875, Liebknecht fu protagonista del Congresso di Gotha, dove unificò il SDAP con i lassalliani dell’ADAV, creando il Partito Socialista Operaio Tedesco, precursore della SPD. Il Programma di Gotha, da lui redatto, fu però criticato da Marx per le concessioni al riformismo. Nonostante ciò, Liebknecht riuscì a mantenere coesione tra le correnti, bilanciando pragmatismo e ideologia.
Eletto al Reichstag nel 1874, usò la tribuna parlamentare per attaccare le politiche repressive di Bismarck, incluso il Kulturkampf e le leggi antisocialiste (1878-1890). Durante questi anni, diresse il giornale Vorwärts, strumento di propaganda per il movimento operaio.

Gli ultimi anni e l’eredità

Negli anni ’90, Liebknecht divenne una figura di riferimento nella Seconda Internazionale, promuovendo solidarietà tra lavoratori europei. Morì il 7 agosto 1900 a Charlottenburg, lasciando un’eredità divisa: celebrato come padre della socialdemocrazia, fu anche criticato per il compromesso con i lassalliani, visto come un tradimento del marxismo ortodosso.
Suo figlio, Karl Liebknecht, ne ereditò lo spirito rivoluzionario, diventando un leader della Lega di Spartaco e martire della repressione del 1919.

Pensiero

Antimilitarismo e internazionalismo proletario

Liebknecht sviluppò una critica radicale al militarismo, definendolo uno strumento del capitalismo per mantenere il dominio di classe e giustificare l’espansione imperialista. Al Congresso di Bruxelles del 1891, durante la Seconda Internazionale, presentò una risoluzione storica in cui affermava che «il militarismo è il prodotto della società divisa in classi» e che solo il socialismo avrebbe potuto eliminare le guerre. La sua posizione si basava sull’idea che i lavoratori non avessero patrie da difendere, ma un unico nemico: la borghesia sfruttatrice. «Il nemico del lavoratore tedesco non è il lavoratore francese, ma il borghese tedesco», dichiarò, riflettendo una visione internazionalista che rifiutava il nazionalismo come trappola per dividere il proletariato.

Questa prospettiva era radicata nell’esperienza della Guerra franco-prussiana (1870-71), durante la quale denunciò l’annessione dell’Alsazia-Lorena come atto imperialista, contrapponendosi alla retorica patriottica della SPD dell’epoca. Liebknecht vedeva nelle guerre non conflitti tra popoli, ma strumenti delle élite per consolidare il potere e deviare l’attenzione dalle lotte di classe.

Per Liebknecht, il capitalismo non era solo un sistema economico, ma una macchina di oppressione globale. Nel saggio Zur orientalischen Frage (1878), analizzò il colonialismo come estensione dello sfruttamento capitalista, sostenendo che le potenze europee usavano la retorica della “civilizzazione” per mascherare il saccheggio di risorse e il dominio sui popoli. Collaborò con Marx ed Engels nel denunciare le politiche di Bismarck, come il Kulturkampf e le leggi antisocialiste, definendole tentativi di reprimere il movimento operaio attraverso la criminalizzazione delle rivendicazioni di giustizia sociale.

La sua opposizione al colonialismo si legava a una visione alternativa di sviluppo: proponeva alleanze tra lavoratori europei e movimenti anticoloniali, anticipando temi che sarebbero diventati centrali nel XX secolo. Tuttavia, alcuni critici marxisti lo accusarono di non aver teorizzato una strategia coerente per l’emancipazione dei popoli colonizzati.

Sintesi tra marxismo e pragmatismo politico

Pur essendo un discepolo di Marx, Liebknecht adottò un approccio pragmatico, adattando il socialismo scientifico alle condizioni politiche della Germania. Al Congresso di Gotha (1875), promosse l’unificazione tra i socialisti marxisti (SDAP) e i lassalliani (ADAV), nonostante Marx avesse criticato il Programma di Gotha per le concessioni al riformismo. Liebknecht giustificò questa scelta come necessaria per costruire un partito di massa, capace di operare sia nel parlamento che nelle strade.
La sua idea di socialdemocrazia includeva:
L’uso del Reichstag come tribuna per denunciare le ingiustizie, pur rifiutando il parlamentarismo come fine ultimo;
La combinazione di lotta sindacale e educazione politica, attraverso giornali come Vorwärts, da lui diretto, che diventarono strumenti per diffondere la coscienza di classe.

Educazione e coscienza di classe

Liebknecht credeva fermamente nel potere dell’istruzione per emancipare i lavoratori. Nel discorso Wissen ist Macht – Macht ist Wissen (1872), sosteneva che la conoscenza scientifica e politica fosse un’arma rivoluzionaria: «Senza educazione, il proletariato resterà sempre schiavo; con essa, diventerà padrone del proprio destino». Promosse biblioteche popolari e corsi serali, insistendo affinché i lavoratori studiassero economia, storia e filosofia per comprendere le dinamiche dello sfruttamento.
Tuttavia, la sua enfasi sull’educazione fu criticata da alcuni rivoluzionari come Rosa Luxemburg, che la consideravano insufficiente senza un’azione diretta.

Eredità controversa: tra rivoluzione e riforma

Liebknecht lasciò un’eredità ambivalente. Da un lato, fu celebrato come padre della SPD e pioniere dell’internazionalismo; dall’altro, fu accusato di aver svenduto i principi marxisti per compromessi con i lassalliani. Marx stesso, in una lettera a Engels, lo definì «un idealista incapace di comprendere la dialettica della lotta di classe».

Tuttavia, il suo pragmatismo permise al socialismo tedesco di radicarsi nelle masse: sotto la sua guida, la SPD diventò il primo partito operaio a ottenere seggi parlamentari significativi, ponendo le basi per future battaglie. Suo figlio Karl Liebknecht ereditò lo spirito rivoluzionario, portando avanti una linea più intransigente che culminò nella rivolta spartachista del 1919.

Opere da trovare, tradurre o trascrivere

Lista parziale presa da Marxists.org inglese e tedesco, e Frwiki.

DataTitoloNatura
18687 settembreZur WehrfrageDa tradurre (ger)
18691 maggioDie politische Stellung der SocialdemokratieDa tradurre (ger)
Ueber die politische Stellung der Sozialdemokratie insbesondere mit Bezug auf den Reichstag. Ein Vortrag, gehalten in einer öffentlichen Versammlung des demokratischen Arbeitervereins zu BerlinDa trovare e tradurre
1870The Reichstag FarceDa tradurre (ing)
The Battlefield, Not the Reichstag, is the Final Court of Judgment (fragment)Da tradurre (ing)
1871Zu Trutz und SchutzDa trovare e tradurre
31 maggioDie Pariser Kommune hat das Recht zur VerteidigungDa tradurre (ger)
1872Wissen ist Macht – Macht ist WissenDa trovare e tradurre
Speech Intended to be Delivered before the Jurors in the Leipzig Trial for High TreasonDa tradurre (ing)
A Soldier of the RevolutionDa tradurre (ing)
1874Die Grund- und BodenfrageDa trovare e tradurre
Volks-Fremdwörterbuch. 4. BändeDa trovare e tradurre
Liebknecht’s First Speech in the German ReichstagDa tradurre (ing)
187522 gennaioZum LandsturmDa tradurre (ger)
1878Zur orientalischen Frage oder soll Europa kosakisch werden? HöhmeDa trovare e tradurre
Liberty has Been Outlawed Together with Us Da tradurre (ing)
188115 ottobreAufruf zur ReichstagswahlDa tradurre (ger)
The Spider and the FlyDa tradurre (ing)
18835 aprileEin deutscher Professor als Friedensapostel und BüttelwissenschafterDa tradurre (ger)
188529 gennaioDie Stellung der Parteien zur KolonialpolitikDa tradurre (ger)
1887Ein Blick in die neue WeltDa trascrivere e tradurre (ger)
14 gennaioDie Stellung der Parteien zur KolonialpolitikDa tradurre (ger)
On the Political Position of Social-DemocracyDa tradurre (ing)
1889Speeches delivered at the Founding Congress of the Second International:
-Opening SpeechDa tradurre (ing)
-A Global Workingmen’s ParliamentDa tradurre (ing)
1890Robert Blum und seine Zeit. WörleinDa trovare e tradurre
Geschichte der Französischen RevolutionDa trovare e tradurre
1891Die Emser Depesche oder wie Kriege gemacht werden. WörleinDa trovare e tradurre
Was die Sozialdemokraten sind und era sie wollen. (Mitte der 70er Jahre geschrieben)Da trovare e tradurre
14 gennaioDie Stellung des Proletariats zum MilitarismusDa tradurre (ger)
1892Robert Owen. Seno Leben und sozialpolitisches WirkenDa trovare e tradurre
Not a Man and Not a Penny for this System!Da tradurre (ing)
1893The Eighteenth of MarchDa tradurre (ing)
We Are a Revolutionary Party (fragment)Da tradurre (ing)
189510 agostoZum Tod von Friedrich EngelsDa tradurre (ger)
A Bad Quarter of an HourDa tradurre (ing)
Preface to Eleanor Marx’s The Working Class Movement in EnglandDa tradurre (ing)
Lèse MajésteDa tradurre (ing)
1896Karl Marx: memorie biograficheDa tradurre (ing). Parzialmente tradotto su Antiper
A Message From LiebknechtDa tradurre (ing)
Our Recent CongressDa tradurre (ing)
Statement on ArmeniaDa tradurre (ing)
1897Crete and Social-DemocracyDa tradurre (ing)
The First of May in GermanyDa tradurre (ing)
1897-1898Fraktion über Parteitag? In: Die neue Zeit, Revue des geistigen und öffentlichen LebensDa trovare e tradurre
1898MarzoDie Revolution ist todt. Es lebe die Revolution!Da tradurre (ger)
MaggioEleanor MarxDa tradurre (ger)
AgostoDie Sozialdemokratie in OberschlesienDa tradurre (ger)
In der Lehre. Etwas aus meinem LebenDa tradurre (ger)
May Day in GermanyDa tradurre (ing)
Social-Democracy in Germany: On the electionsDa tradurre (ing)
International Socialist Workers and Trade Union Congress (with Paul Singer)Da tradurre (ing)
1899AgostoKein Kompromiß – Kein WahlbündnisDa tradurre (ger)
10 agostoAn den Jahreskongress der französischen ArbeiterparteiDa tradurre (ger)
To my friends in EnglandDa tradurre (ing)
1900Aus der JugendzeitDa tradurre (ger)
Beware of Imperialism and MilitarismDa tradurre (ing)
To the Editor of The ClarionDa tradurre (ing)
On MilitarismDa tradurre (ing)
Breakers AheadDa tradurre (ing)
1901How it could be done (posthumous publication)Da tradurre (ing)
Introduzioni e postfazioni alla raccolta di Liebknecht: Aveling, De Leon, Debs, Bebel, Hyndman e Bernstein.Su marxists.org

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