L’esercito deve essere consolidato

Pronunciato il 25 gennaio 19751

Il nostro esercito ha ottime tradizioni. Il compagno Mao Zedong ha stabilito per esso un eccellente sistema e un ottimo stile di lavoro già nel periodo della lotta sui monti Jinggang. Con questo nostro esercito è il Partito a comandare le armi, e non viceversa. Grazie alle lunghe lotte contro i signori della guerra, l’esercito ha raggiunto l’unità nei suoi ranghi e ha stretto legami con le masse. Tuttavia, è stato gettato in un notevole caos dopo che Lin Biao è stato messo a capo del lavoro dell’esercito nel 1959, e soprattutto nel periodo successivo sotto di lui. Ora, molte belle tradizioni sono state scartate e l’esercito è gravemente “gonfiato” dal punto di vista organizzativo. Le dimensioni delle forze armate sono aumentate in modo sostanziale e le spese militari assorbono una quota maggiore del bilancio statale rispetto al passato, con molti soldi spesi solo per il cibo e l’abbigliamento. L’aspetto più importante è che un esercito troppo esteso e inefficiente non è degno di combattere. Credo che la stragrande maggioranza dei nostri compagni dell’esercito sia insoddisfatta dell’attuale stato delle cose. È per questo motivo che il compagno Mao Zedong ha chiesto il consolidamento dell’esercito. Dobbiamo ridurre le dimensioni delle nostre forze armate, affrontare il problema dell’ampio esubero di personale e ripristinare le belle tradizioni dell’esercito. Ciò comporterà una grande mole di lavoro. Poiché il Quartier Generale dello Stato Maggiore, il Dipartimento Politico Generale e il Dipartimento Logistico Generale hanno una grande responsabilità, dovrebbero essere i primi ad essere consolidati.

Dobbiamo mettere a posto le cose nelle forze armate, in conformità con le istruzioni del compagno Mao Zedong sulla stabilità e l’unità. Negli ultimi anni, il nostro esercito si è trovato di fronte a un nuovo grande problema, il fazionalismo, che in alcune unità è piuttosto grave. A essere coinvolti sono soprattutto gli ufficiali. La stragrande maggioranza dei nostri ufficiali è buona, ma c’è un piccolo manipolo che è votato alla faziosità. Si impegnano in attività di fazione sia all’interno dell’esercito sia nelle unità civili dove vanno a lavorare. Per raggiungere la stabilità e l’unità, dobbiamo eliminare le fazioni e rafforzare lo spirito del Partito. In passato, durante le lunghe e sparse guerriglie che il nostro esercito ha combattuto nelle campagne, sono nate molte “roccaforti di montagna” separate. Dopo l’arrivo dell’Armata Rossa nello Shaanxi settentrionale durante la Lunga Marcia e durante la successiva Guerra di Resistenza contro il Giappone [1937-45], il compagno Mao Zedong ha posto all’attenzione di tutto il Partito e dell’esercito il compito di superare la tendenza alla mentalità della “roccaforte di montagna”. Dopo il movimento di rettifica di Yan’an, che tra l’altro si è opposto al settarismo, l’intero Partito ha raggiunto un nuovo livello di unità, che ha fornito la garanzia fondamentale per le nostre vittorie nella Guerra di Resistenza e nella Guerra di Liberazione [1946-49]. Negli ultimi tempi, il fazionalismo si sta riaffermando; questo è un aspetto a cui dobbiamo prestare attenzione. Se non si elimina il fazionalismo, non si può raggiungere la stabilità e l’unità, e la capacità di combattimento dell’esercito sarà sicuramente indebolita. Ogni quadro è tenuto a mettere lo spirito del Partito al di sopra di tutto. Coloro che si compiacciono di praticare il fazionalismo dovrebbero svegliarsi e correggere i loro errori. Se lo faranno, tutto andrà bene. Ma uno dei principi importanti da osservare nelle future nomine e promozioni degli ufficiali dell’esercito è che coloro che sono seriamente coinvolti in attività di fazione o che si aggrappano ostinatamente a modalità di fazione non dovrebbero ricevere incarichi di comando.

Un altro problema è la disciplina nell’esercito. Perché il compagno Mao Zedong propose di cantare “Le tre regole principali della disciplina e gli otto punti di attenzione”, con particolare enfasi sulla regola “obbedisci agli ordini in tutte le tue azioni“? Proprio per sottolineare la disciplina. Un esercito deve comportarsi come un esercito. Se vogliamo rafforzare il senso della disciplina, dobbiamo iniziare dal quartier generale e dalle unità di Pechino. Non possiamo permettere che le cose rimangano così come sono. Quindi, per consolidare l’esercito dobbiamo sia rafforzare lo spirito del Partito ed eliminare le fazioni, sia rafforzare la disciplina.

Ci sono anche altri problemi che dovrebbero essere affrontati: ad esempio, l’attuazione delle politiche del Partito. Molte non sono ancora state attuate. Ogni unità dovrebbe studiare coscienziosamente questo problema e attuare correttamente le politiche del Partito, perché solo così possiamo contribuire a suscitare l’entusiasmo del popolo e a raggiungere la stabilità e l’unità.

Il quartier generale dello Stato Maggiore è tenuto a consigliare il Comitato Centrale del Partito, la sua Commissione Militare e il presidente Mao, il comandante delle nostre forze armate. Il compagno Mao Zedong era solito criticare il Quartier generale dello Stato Maggiore per non aver offerto consigli. Questa situazione dovrebbe essere cambiata. C’è molto da fare. I problemi si sono accumulati. Il Quartier generale dello Stato Maggiore deve sistemare le cose secondo la linea militare e i principi per la costruzione dell’esercito formulati dal compagno Mao Zedong, in modo da poter davvero svolgere la nostra funzione di consulenza.

Oggi sono venuto solo per incontrarvi. Dovremo discutere ulteriormente sui modi per migliorare il lavoro nell’esercito. Ma credo che non si possa sbagliare sui principi che ho appena citato, ovvero la necessità di raggiungere il consolidamento, la stabilità e l’unità, e la necessità di garantire l’attuazione delle politiche del Partito. Per realizzare questi compiti, dobbiamo rafforzare lo spirito del Partito, eliminare le fazioni, aumentare il senso della disciplina e migliorare l’efficienza. Spero che tutti i quadri del Quartier generale si uniscano in questo spirito e che svolgano bene il loro lavoro.

Note
  1. Discorso pronunciato in occasione di una riunione di ufficiali di livello reggimentale e superiore presso il Quartier Generale dello Stato Maggiore dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese. Il compagno Deng Xiaoping è diventato vicepresidente della Commissione militare del Comitato centrale del Partito comunista cinese e contemporaneamente capo dello Stato maggiore il 5 gennaio 1975 (20 giorni prima di questo discorso).
    Traduzione dall’inglese in italiano di Eros Rossi Fomìn, da Selected works vol. II.[]