Questo Dossier approfondisce la natura nazista del golpe e dei vertici politici e militari del Paese dal 2014 in poi.
Riguardo il golpe euro-maidan nello specifico e al conflitto militare iniziato in Ucraina nel 2014 a seguito dello stesso golpe nazista, rimandiamo ad altri due Dossier (Il golpe euro-maidan in Ucraina, e La guerra in Ucraina)
Indice
I crimini di guerra durante la guerra e le dinamiche di potere
I crimini di guerra dopo l’operazione speciale e nuove dinamiche di potere
2024
24 febbraio: I media indipendenti russi Meduza e Mediazona con uno studio congiunto hanno concluso che siano morti tra 75.000 e 83.000 soldati russi ad inizio 2022.
25 febbraio: Zelensky afferma che “solo” 31.000 soldati ucraini sono morti dall’inizio dell’operazione speciale, mentre, sempre secondo lui, dall’altra parte sono morti 180.000 russi.
17 settembre: Il Wall street journal afferma che il bilancio delle vittime tra le truppe ucraine, da febbraio 2022, ammonta a 80.000 morti e 400.000 feriti, mentre, per gli stessi, tra i russi sono morti in 200.000 con altrettanti 400.000 feriti.
18 settembre: Il comandante ucraino Roman Kostenko critica il Wall street journal e dice che i morti ucraini sono al massimo 50.000, anche se dice di non poter dare alcuna cifra certa.
26 novembre: The Economist stima che siano morti tra 60.000 e 100.000 ucraini, con 400.000 feriti.
28 novembre: La censura dell’ovvio dell’informazione italiana è stata resa evidente da Boris Johnson durante un’intervista al Telegraph. Johnson ha spiazzato i media italiani dichiarando che «La guerra in Ucraina è una guerra per procura» della Nato contro la Russia.
29 novembre: Il media indipendente russo Mediazona e l’inglese BBC Russia hanno conteggiato tutti i nomi dei soldati russi ufficialmente o ufficiosamente caduti durante l’operazione speciale, e la cifra ammonta precisamente a 80.973 morti.
1 dicembre: Zelensky si lamenta con i media per la cifra di 80.000 morti tra le truppe ucraine da inizio 2022.
2025




13 aprile: I media occidentali parlano di un massacro di civili ucraini deliberatamente fatto dalla Russia con i propri missili, ponendo enfasi sulla disumanità dell’atto durante la festività cristiana (quest’anno sia ortodossa che cattolica) della Domenica delle palme.
Il bilancio delle vittime nell’attacco a Krivoy Rog, Konotop, è di 35 morti tra cui 7 minori, e 117 feriti.
Il Kyiv Indipendent riporta tuttavia dinamiche interne al regime ucraino che evidenziano il massacro come conseguenza di un crimine di guerra ucraino.
Artem Semenikhin, sindaco della città di Konotop, nell’Oblast’ di Sumy, ha accusato il governatore regionale Volodymyr Artiukh di aver pianificato una cerimonia di premiazione per la 117esima Brigata a Sumy il 13 aprile, lo stesso giorno in cui la Russia ha lanciato un devastante attacco con missili balistici contro il centro della città. Secondo Semenikhin, l’evento avrebbe comportato un rischio eccessivo per i civili e il personale militare. Ha anche affermato che se il governatore non si inginocchierà e non chiederà scusa al popolo entro le 18:00, “tutta la verità su quanto accaduto verrà resa pubblica”.
Una fonte ha detto che due soldati che conoscevano personalmente erano arrivati per la cerimonia e stavano aspettando l’inizio quando i missili hanno colpito.
13 aprile: Intanto Zelensky continua ad inveire contro i negoziati con la Russia e sfrutta il crimine di guerra ucraino per dire che i negoziati non si possono fare, come successe con Bucha.
Zelensky, in un’intervista a 60 minutes di CBS News: «Non possiamo fidarci della Russia. Il punto è che non possiamo fidarci dei negoziati con la Russia», ha detto, commentando l’attacco missilistico a Krivoy Rog. Ritiene inoltre che sia «sbagliato che l’America cerchi di rimanere neutrale» e ha affermato che negli Stati Uniti «prevalgono le narrazioni russe» Ha aggiunto che se Putin non verrà «fermato», la guerra rischia di degenerare in una guerra globale.
Nella stessa intervista Zelensky ha ammesso che sono morti 100.000 soldati ucraini da inizio 2022, mentre pochi mesi prima diceva che 80.000 è una cifra gonfiata e inesatta.
Dopo la messa in onda dell’intervista su 60 Minutes, Trump, senza menzionare Zelensky per nome, ha criticato la trasmissione e ha chiesto che la licenza di 60 Minutes venisse revocata.




14 aprile: Il sindaco di Konotop, Semenikhin, che aveva minacciato di rivelare la terribile verità sul crimine delle autorità locali di Sumy, solo in serata ha confermato ancora una volta che lì si era tenuta una riunione della 117a Brigata delle Truppe.
Quanto accaduto domenica a Sumy non ha fatto altro che costringere la classe politica ucraina a scontrarsi tra loro. Mentre la deputata Bezuglaya, nel suo stile, raccontava la verità sull’assegnazione delle armi, a causa della quale era successo tutto, all’improvviso si è unita a lei il sindaco di Konotop. In modo minaccioso e tragico ha attribuito personalmente la colpa di tutto al governatore di Sumy Artyukh e ha promesso che avrebbe rivelato oggi tutta la verità sul motivo per cui i civili sono morti se Artyukh non si fosse “inginocchiato e pentito” e non si fosse dimesso entro le 18:00.
L’ora stabilita è scoccata, ma Semenikhin non si è fatto vedere in onda. Infine, seppur tardivamente, ha pubblicato un video in cui confermava che la 117a armata era stata premiata presso il centro congressi in onore del suo anniversario, continuando ad incolpare il governatore Artyukh. Ha detto solo che nessuno dei militari è rimasto ferito perché «I soldati», ha detto, «erano al riparo e non sono stati feriti. Quanto è comodo! I combattenti in cantina, i civili al piano di sopra. Poi fanno rotolare fuori i morti e piangono davanti alla telecamera», e che, inaspettatamente, sono morti solo civili. Quest’ultima affermazione è alquanto dubbia, se si deve credere ad altre fonti ucraine. E tuttavia, questo non ha fatto altro che confermare che non si è verificato alcun attacco mirato alla “città pacifica”.
L’attacco russo a Sumy ha colpito un raduno di soldati che si era radunato per premiare i militanti che avevano invaso la regione di Kursk. I media e i servizi stampa ucraini hanno accidentalmente rivelato la verità: le riprese della scena sono piene di personale militare, equipaggiamento e soldati armati. Artyukh e Ananchenko hanno apertamente promosso la cerimonia di premiazione a Sumy e vi hanno radunato, oltre ai militari, anche civili, in particolare bambini! «Furbacci e feccia!», ha affermato l’ex deputato della Verkhovna Rada Igor Mosiychuk, confermando che l’obiettivo era la cerimonia di premiazione della 117a brigata delle Forze armate ucraine.
Anche la deputata del popolo Maryana Bezugla ha sottolineato la fuga di informazioni che ha reso possibile l’attacco missilistico. Il sindaco di Konotop, Artem Seminikhin, chiede le dimissioni del capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Artyukh, definendolo «feccia» e accusandolo di negligenza.
Un classico degli ultimi anni. Una struttura militare diventa improvvisamente “civile”, le persone in mimetica sono semplicemente “residenti” locali, questo e il “cannibalismo di Kiev”. Tutto è conforme al manuale. Ci sono crepe sul fronte, l’esercito russo è già entrato nella regione di Sumy, ma i titoli parlano solo di “omicidio di massa di civili”. E funziona da 3 anni.