Problemi economici

del Socialismo in URSS

di Iosif Džugašvili “Stalin”

1952

Scritto nel 1952, questo testo affronta i nodi della pianificazione economica sovietica, difendendo la collettivizzazione e criticando le “deviazioni” teoriche. Stalin insiste sulla priorità dell’industria pesante e sulla transizione graduale al Comunismo, rifiutando meccanismi di mercato, pur riconoscendo una sua presenza inevitabile durante la fase di transizione, liquidando ogni rischio di ritorno al capitalismo finché regge la proprietà collettiva. Riflette l’ultima fase del suo pensiero, prima della morte, e l’irrigidimento del sistema.

Sono comprese nelle Appendici tre carteggi legati a questo scritto: Risposta a Notkin, Sugli errori di Yarošenko, e Risposta a Sanina e Vensger.

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Lunghezza78 pagine

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