Louis-Auguste Blanqui

Louis-Auguste Blanqui (Puget-Théniers, 8 febbraio 1805 – Parigi, 1 gennaio 1881) è stato un rivoluzionario comunista, figura chiave della Commune di Parigi e uno dei rivoluzionari più importanti ed iconici dell’ottocento. Si è distinto dai seguaci di Marx ed Engels per la sua teoria rivoluzionaria a favore dei colpi di Stato portati avanti da un’avanguardia militare.

Pagina a cura di Eros Rossi Fomìn

Bibliografia

Libri

L’eternità e gli astri

Raccolte

Critica sociale
Scritti e discorsi. Una antologia

Vita

Nasce nel 1805 a Puget-Théniers, in Francia. Figlio del sottoprefetto del suo villaggio natale, nel 1818 si trasferisce a Parigi con il fratello Adolphe per studiare all’università.

Pur studiando legge e medicina, trovò la sua vera vocazione nella politica e si fece subito paladino delle opinioni più avanzate. Partecipa alle manifestazioni studentesche antiborboniche e, dopo la Rivoluzione del 1830, di cui è profondamente insoddisfatto, aderisce alla Société des Amis du Peuple (Società degli Amici del Popolo), venendo imprigionato due volte, nel 1831 e nel 1836.

Coinvolto nell’insurrezione armata della Société des Saisons, di cui era uno degli animatori, fu condannato a morte l’anno successivo, il 1840, sentenza che fu poi commutata in carcere a vita. Fu liberato dalla Rivoluzione del 1848, solo per riprendere i suoi attacchi alle istituzioni esistenti. La Rivoluzione, dichiarò, era un semplice cambiamento di nome. Le violenze della Société républicaine centrale, fondata da Blanqui per chiedere una modifica del governo, lo portarono a scontrarsi con i repubblicani più moderati e nel 1849 fu condannato ad altri dieci anni di reclusione.

Nel 1865, mentre scontava un’altra pena detentiva sotto l’Impero, riuscì ad evadere e d’ora in poi continuò la sua propaganda contro il governo dall’estero, finché l’amnistia generale del 1869 gli permise di tornare in Francia. L’inclinazione di Blanqui verso le misure violente si ripresentò nel 1870 nello svolgersi di due manifestazioni, rivolte armate non riuscite: una il 12 gennaio ai funerali di Victor Noir, il giornalista fucilato da Pierre Bonaparte; l’altra il 14 agosto, quando guidò un tentativo di sequestro di armi in una caserma. Alla caduta dell’Impero, con la rivoluzione del 4 settembre, Blanqui fondò il club e la rivista La Patrie en danger. Fece parte della banda che per un momento prese le redini del potere il 31 ottobre e per la sua parte in quell’insurrezione fu nuovamente condannato a morte il 17 marzo dell’anno successivo. Pochi giorni dopo scoppiò l’insurrezione che portò alla nascita della Commune e Blanqui fu eletto membro del governo insurrezionale, ma la sua detenzione in carcere gli impedì di partecipare attivamente.

Tuttavia, nel 1872 fu condannato, insieme agli altri membri della Commune, al trasporto; ma a causa della sua salute cagionevole, la sentenza fu commutata in una pena detentiva. Nel 1879 fu eletto deputato a Bordeaux; anche se l’elezione fu dichiarata non valida, Blanqui fu rimesso in libertà e riprese subito il suo lavoro di agitazione. Alla fine del 1880, dopo un discorso a una riunione rivoluzionaria a Parigi, fu colpito da apoplessia, ma morì a causa della sua intransigenza e determinazione a imporre la Rivoluzione con la violenza, che lo portarono necessariamente in conflitto con tutti i governi francesi, portandolo addirittura a trascorrere metà della sua vita in prigione.

Pensiero

Oltre agli innumerevoli contributi giornalistici, pubblicò un’opera astronomica intitolata L’Eternité par les astres (1872), e dopo la sua morte i suoi scritti su questioni economiche e sociali furono raccolti sotto il titolo di Critique sociale (1885), volume pubblicato postumo.

L’ideologia di Blanqui fu plasmata dall’influenza del materialismo meccanicistico, dell’ateismo e del razionalismo del XVIII secolo, nonché del socialismo utopico, in particolare del babuvismo.

Materialista nelle sue concezioni filosofiche generali, Blanqui spiega il progresso storico in senso idealistico con la diffusione dell’istruzione. Individuava il contenuto fondamentale della storia nel movimento che porta dall’individualismo assoluto dei selvaggi, attraverso varie fasi, al comunismo, alla “società futura”, al “coronamento della civiltà”. Allo stesso tempo, vide nell’essenza della storia, come successivamente anche Marx, la lotta delle forze sociali, o lotta di classe, e criticò aspramente le contraddizioni della società capitalista.

La tattica delle cospirazioni sostenuta da Blanqui era, da un punto di vista marxista e leninista, errata, e portò al fallimento delle azioni organizzate dai suoi sostenitori. Blanqui non capì che il successo della Rivoluzione è possibile solo se vi partecipano le masse lavoratrici, guidate dai Partiti rivoluzionari. Il blanquismo influenzò il movimento rivoluzionario in altri Paesi, in particolare in Russia (la corrente populista). I classici del marxismo-leninismo, pur considerando i meriti rivoluzionari di Blanqui molto elevati, criticarono il blanquismo.

Opere da trovare, tradurre o trascrivere

Lista parziale presa da Marxists.org inglese e francese, e The Blanqui archive: testi.

DataTitoloNatura
183027 luglioPrima proclamazioneDa tradurre (franc)
11 dicembreAppello agli studentiDa tradurre (franc)
Procedura di accoglienza della Società delle StagioniDa tradurre (franc)
Progetto per un Proclama Rivoluzionario (Chiamata alle armi)Da tradurre (ing)
183122 gennaioDichiarazione del Comitato provvisorio delle scuoleDa tradurre (franc)
Lettera dalla prigioneDa tradurre (franc)
183212 gennaioDiscorso di difesa di Auguste Blanqui al “Processo dei Quindici”Da tradurre (franc)
2 febbraioDiscorso davanti alla Società degli Amici del PopoloDa tradurre (franc)
1833Propaganda democraticaDa tradurre (ing)
1834Organizzazione della Società delle famiglieDa tradurre (ing)
Il primo numero de “Le Libérateur”Da tradurre (ing)
Chi fa la zuppa dovrebbe poter mangiarlaDa tradurre (franc)
1835Propaganda democraticaDa tradurre (franc)
1836OttobreAppunti di Blanqui per la sua difesa al Processo delle PoudresDa tradurre (franc)
1837Modulo di accoglienza presso la Société des SaisonsDa tradurre (franc)
183912 maggioAppello del Comitato della Società delle StagioniDa tradurre (franc)
184825 febbraioDiscorso del PradoDa tradurre (franc)
26 febbraioPer la Bandiera RossaDa tradurre (franc)
2 marzoIndirizzo della Società Repubblicana Centrale al GovernoDa tradurre (ing)
14 marzoSeconda petizione per rinviare le elezioniDa tradurre (franc)
Alla Società Repubblicana Centrale al GovernoDa tradurre (ing)
22 marzoAi club democratici di ParigiDa tradurre (franc)
Parigini!Da tradurre (ing)
14 aprileRisposta al documento di TascherauDa tradurre (ing)
20 aprileDiscorso al governo provvisorioDa tradurre (franc)
2 maggioI massacri di Rouen: la Società Repubblicana Centrale nel Governo ProvvisorioDa tradurre (franc)
NovembreL’unione dei veri democraticiDa tradurre (franc)
NovembreRisposta alla richiesta di un brindisi per il banchetto dei lavoratoriDa tradurre (franc)
3 dicembreAlla montagna del 1793! Ai socialisti puri, suoi veri eredi!Da tradurre (franc)
184931 marzoAutodifesa contro l’accusa del 15 maggio 1848 davanti all’Alta Corte di BourgesDa tradurre (franc)
185125 febbraioAvviso al popoloDa tradurre (franc)
AprileA proposito dei clamori contro l’Avviso al popoloDa tradurre (franc)
18521 aprileLettera di Maillard a BlanquiDa tradurre (franc)
6 giugnoLettera a MaillardDa tradurre (franc)
7 settembreLettera a TessyDa tradurre (franc)
186620 febbraioProclamazione del 20 febbraio 1866Da tradurre (franc)
Proclamazione all’esercitoDa tradurre (franc)
Proclamazione ai pariginiDa tradurre (franc)
18 aprileLettera a tuttiDa tradurre (franc)
1868Esclusivismo della classe operaiaDa tradurre (ing)
28 luglioFatale, fatalismo, fatalitàDa tradurre (franc)
18691 aprileContro il positivismoDa tradurre (franc)
187112 febbraioUn’ultima parolaDa tradurre (franc)
1880L’esercito schiavizzato e oppressoDa tradurre (franc)
La critica sociale – l’usuraDa tradurre (franc)
Libretto rosso di Blanqui – base su cui lavorareDa tradurre (franc)
Capital et travailDa trascrivere e tradurre (franc) (da pag. V a 220)
Propositions de quelques economistesDa trascrivere e tradurre (franc) (da pag. 221 a 274)
Fonti da consultare per le traduzioni

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