9-10 dicembre: Iniziano a circolare video dei miliziani HTS e di altre sigle mentre commettono crimini, uccidendo, torturando o vesseggiando cristiani, sciiti, alawiti e curdi:
9-10 dicembre: Testimonianze delle prime intimidazioni verbali alle minoranze siriane.
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9-10 dicembre: Anche i morti non possono riposare. Vengono distrutti anche monumenti funebri di minoranze siriane, oltre a quelli legati alla famiglia Assad:
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10-11 dicembre: Altre esecuzionida parte dei terroristi di HTS. Sia contro ex soldati regolari, che contro civili appartenenti a minoranze:
11 dicembre: Iniziano ad unirsi parti della Resistenza al nuovo regime terroristico. Elementi della 25ª Divisione “Forze Tigre” si sono radunati a ridosso del confine libanese, e promettono di combattere contro il nuovo “governo” e le milizie terroriste. La 25ª stava combattendo duramente, ma è stata “misteriosamente” rischierata nelle retrovie durante la battaglia per Hama assieme ai combattenti di Hezbollah. Le sue posizioni sono state date a soldati regolari ai quali è stato ordinato di ritirarsi. Hanno capito allora che in atto vi era un vero e proprio colpo di Stato. Nel video il loro capitano dichiara che sono tutti pronti a morire, che tra di loro ci sono anche potenziali attentatori suicidi e che nessuno si lascerà catturare vivo. Dicono “Le nostre anime, il nostro sangue, sacrifichiamo per la Siria”:
Varie testimonianze via web di cristiani a Maaloula (storica città a maggioranza cristiana) che sono stati intimati dai jihadisti di andarsene via dalle proprie case, anche in cambio di denaro. Si riportano anche sparatorie e minacce di morte. Fonte: thread di OstensibleOyster su X
21 dicembre: L’Osservatorio delle minoranze siriane afferma che ci sono già 68 civili cristiani scomparsi, e 112 cristiani ex soldati delle forze armate siriane.
23 dicembre: I miliziani jihadisti stranieri (pare turkmeni e/o uzbeki) dell’HTS bruciano l’albero di Natale nella città cristiana di Suqaylabiyah. Secondo la gente del posto, sapevano parlare solo arabo moderno standard e hanno impedito alla gente di spegnere l’incendio. Nel video si può chiaramente vedere un miliziano con una tanica di benzina:
23-24 dicembre: Iniziano ad intensificarsi le proteste delle minoranze cristiane in tutta la Siria e presso la diaspora in giro per il mondo.
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23-24 dicembre: Nel villaggio di Barouha vicino a Talkalakh, Homs, un santuario della setta alawita è stato attaccato dai miliziani armati, bruciando il santuario, rubando e rompendo i mobili: Fonte: Osservatorio delle minoranze siriane