Articoli con Tag Geopolitica

Da Balkh a Konya. Riscoprire la geopolitica spirituale di Rumi

Tradotto da Danilo Silvestri, da The Cradle. Pubblicato il 30 luglio 2022. Se da un lato Jalal al-Din Rumi rappresenta la mistica islamica, dall’altro un’analisi più approfondita evidenzia come i cambiamenti politici e le turbolenze dell’Asia occidentale abbiano plasmato il suo mondo e la sua visione ultraterrena. KONYA – Poeta mistico, sufi, teosofo e pensatore,

I brahmini della democrazia

Tradotto da Matteo Francia ed Eros R.F., dal Substack di Infrared […] plasmato nel cervello criminale del leader della Commune di Parigi e santificato nel cervello di un fanatico orientale, Nicolai Lenin. – Taryn del 1930 che suona il campanello d’allarme per il famoso “nazbol duginista rosso-bruno”, Huey Long. Le voci erano già abbastanza imbarazzanti per il

A difesa di Comunitarismo ed Eurasiatismo
Una critica marxista alla pubblicazione di "Indipendenza"

È dalle critiche che nascono i migliori contributi teorici e politici. È indiscutibile. Tutto il marxismo, e tutti gli scritti marxisti, sono basati fondamentalmente su critiche. Siano essi rivolti a destra o a quelli “più a sinistra”. Trovo quindi, al netto della mia ragione o del mio torto, aver speso utilmente tempo nella stesura di

Il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica?

Da Domus Europa. Nella transizione ad un mondo multipolare, sul piano della teoria si aprono numerose questione, fra le quali spunta una delle principali: il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica, oppure no? Il padre della teoria del mondo multipolare, il filosofo russo Aleksandr Dugin, nella prima fase della composizione teorica non ha

Roma dopo Roma

Da Eurasia – rivista di studi geopolitici. Già nell’editoriale del numero 1/2013 di “Eurasia. Rivista di studi geopolitici”, Claudio Mutti sottolineava l’evidente differenza tra il concetto tradizionale di “Impero” e quello moderno di “imperialismo”. Qui, riportando il pensiero del teorico controrivoluzionario Emmanuel Malynski, gli imperialismi venivano definiti “megalomanie nazionalistiche valorizzate ingegnosamente dalla rapacità capitalista”. Strenuo

Cento anni dopo Lenin: La necessità di una strategia globale leninista

Tradotto da Eros R.F. Da Russia in Global affairs, apparso nel n.2 del 2014 (aprile/giugno). Un profeta è senza onore solo nella sua terra e nella sua casa, disse Gesù secondo i Vangeli. Inizialmente accolto da Nazareth come un figlio nativo, Gesù aveva tenuto un sermone radicale basato sulla lettura del profeta Isaia e poi

Karl Wittfogel e l’idropolitica dell’impero

Da Geopolitika.ru. Ho deciso di parlare di Karl August Wittfogel per tre motivi principali. In primo luogo, Wittfogel è un illustre sociologo tedesco-americano che ha introdotto concetti cruciali come “società orientale”, “società idraulica” e “dispotismo orientale”. In secondo luogo, ci proponiamo di riscoprire e studiare Wittfogel grazie al suo emergere dal duplice ambiente culturale del

Come muore un’alleanza anti-egemonica

Da Inimicizie. Il 30 marzo 1814, un baldanzoso Zar Alessandro I faceva il suo ingresso a cavallo a Parigi, seguito dal Re di Prussia, dal Principe d’Austria e dalle armate della “sesta coalizione”, vittoriose sull’esercito napoleonico dopo due anni di battaglie, iniziate con la ritirata del condottiero da una Mosca in fiamme.Poco più a sud

Il ritorno della dottrina Monroe

Da Inimicizie. E’ necessario parlare del continente americano, specialmente mentre l’attenzione del mondo è concentrata sulle guerre in Ucraina e in Israele/Palestina.Il continente dimenticato dalla geopolitica, anche da questo blog – su 86 articoli pubblicati finora, solamente uno ha come argomento principale l’America Latina – potrebbe presto tornare alla ribalta, in particolare per quanto riguarda la dialettica tra

Il costo della guerra

Da Inimicizie. La guerra in Ucraina è senza dubbio una guerra per procura tra Russia e NATO. Legittimamente non viene vista così dagli ucraini – che combattono per le loro ragioni – ma dal resto del mondo sì: viene vista così in Russia – come ha ribadito Putin in un discorso denso di informazioni a

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